Ciao ragazzi, oggi vi presentiamo la tesi di Laurea di un nostro carissimo amico e docente di ESC | Scuola di Crescita Personale, Formazione, Coaching & Counselig nonchè responsabile, assieme a Massimiliano Lucchetti, (anch’esso docente) della sede Romana della scuola e dell’associazione di promozione sociale Evolvere.
Qui sotto trovate l’introduzione e alla fine di essa, il link al Pdf con la tesi completa che potete leggere on line, o scaricare sul vostro computer.
Mi raccomando, rispettiamo il lavoro degli altri e buona lettura.
INTRODUZIONE
Come spesso accade durante i viaggi, le esperienze vissute ci inducono a riflettere su situazioni personali legate alla propria vita, a quella degli altri e del mondo in generale. È successo anche me, in occasione dell’ultimo viaggio negli Stati Uniti, una nazione affascinante che ho scoperto essere un miscuglio di razze in cui il sincretismo culturale è alla base della vita quotidiana di ogni Newyorkese. Da questa prima considerazione ho consapevolizzato come l’italiano lavora fianco a fianco dell’irlandese oppure dell’americano, si innamora della giapponese e l’aspetto che mi ha entusiasmato di più è la naturalezza con la quale intessono relazioni sociali.
Ho avuto la possibilità di fare una lunga conversazione con una Counselor che lavora in un centro di riabilitazione per persone alcolizzate e tossicodipendenti. L’intervento di counseling può essere definito come la possibilità di offrire un orientamento o un sostegno a singoli individui o a gruppi, favorendo lo sviluppo e l’utilizzazione delle potenzialità del cliente. Si parla quindi di relazione di aiuto attraverso la quale l’operatore entra in contatto con l’individuo che chiede e ha bisogno di essere aiutato.
Nel raccontarmi la sua esperienza lavorativa, ho capito come lavorano e si relazionano con le persone che si rivolgono alla struttura presso la quale lei opera e il controtransfert che sentono stando a contatto con alcolizzati e tossicodipendenti. La mia attenzione si è focalizzata sulla storia di un alcolista italo-americano che ha deciso di frequentare il centro perché l’operatrice è un’italo-americana. In caso contrario (se cioè l’operatrice fosse appartenuta ad un altro gruppo etnico), il ragazzo non avrebbe accettato la terapia e chissà ora dove sarebbe finito. Da questo episodio è cresciuta in me, a poco a poco, la convinzione che in Italia, nel prossimo futuro, anche noi psicologi ci potremo confrontare con situazioni analoghe in cui si presenterà la necessità di curare immigrati o figli di immigrati. E allora come si evolverà la professione di noi futuri psicologi? Quali competenze dovremo acquisire?
Il modo in cui comunichiamo con gli altri diventa fondamentale in una qualsiasi relazione di aiuto o percorso terapeutico. Da tale considerazione ho ritenuto utile analizzare la teoria conversazionale di Grice, in un percorso di ricerca volto ad esaminare le diverse funzioni del linguaggio verbale. Nel secondo capitolo ho riportato i risultati di una ricerca effettuata all’università del Maryland al College Park in cui si indagano le competenze multiculturali dei counselor. Nel terzo ed ultimo capitolo invece ho espresso le caratteristiche che uno psicologo dovrebbe possedere per interagire con persone appartenenti a gruppi etnici differenti dal suo.
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